AçAÍ SAMBAZON: L’AçAÍ PIù BUONO AL MONDO!

AçAÍ SAMBAZON: L’AçAÍ PIù BUONO AL MONDO!

In questo articolo vi parleremo della storia dell’Açaí Sambazon che grazie alla sua altissima qualità ha ridefinito gli standard produttivi del “fruto da vida”. Nei primi anni del 1990 l’açaí divenne molto popolare nelle città di Rio de Janeiro e San Paolo, ma quella piccola bacca viola dal gusto così particolare arrivava da molto lontano, dalle terre più incontaminate del pianeta, la Foresta Amazzonica.

Proprio li, l’açaí era già consumato da secoli dalle popolazioni amazzoniche. Il rapido sviluppo dell’açaí (dopo la diffusione delle moderne tecniche di surgelamento) fu qualcosa di mai visto prima, un boom senza regole o standard qualitativi da rispettare, che portò alla nascita di un’industria artigianale con migliaia di famiglie di coltivatori, intermediari, trasformatori e distributori coinvolti in questo nuovo settore con l’unico obiettivo di fare profitti.

IL MODELLO CONVENZIONALE:

Con il crescere della domanda di açaí, i produttori iniziarono ad intensificare la raccolta e il risultato di queste azioni fu lo sfruttamento dei lavoratori con un conseguente PREZZO “PRENDERE O LASCIARE” e la creazione di un mercato senza standard qualitativi di produzione.

IL MODELLO SAMBAZON:

Nel 2000 i fondatori di Açaí Sambazon (i fratelli Ryan e Jeremy Black con il loro amico Ed Skenda) mangiarono l’açaí per la prima volta e si innamorarono subito di questo meraviglioso frutto intuendo anche le enormi potenzialità e aspetti positivi che il suo commercio poteva avere a livello sociale ed ambientale sulla zona amazzonica.

Le opportunità erano rappresentate dallo sviluppo di nuovi standard di una catena di distribuzione e di un’industria di trasformazione che poteva offrire una maggiore qualità e sicurezza del prodotto e che allo stesso tempo sarebbe stato un modello di business per sfruttare la Foresta Amazzonica in modo sostenibile.

L’idea dei fondatori di Açaí Sambazon era positiva per le persone che vivevano nella zona amazzonica e per l’Amazzonia stessa.

Açaí Sambazon divenne così la prima azienda produttrice e importatrice di açaí negli USA e la favola di questa grande azienda ebbe inizio.

Le seguenti pagine dimostrano come Sambazon ha saputo identificare e rivoluzionare vari fattori chiave assumendo la leadership nella creazione di nuovi standard sociali, economici ed ambientali dell’industria globale dell’açaí.

LE 4 “C”:

1- CATENA DI STOCCAGGIO/CUSTODIA: rapporti consolidati ma anche controllo in ogni fase della “supply chain”, dai coltivatori ai produttori fino ai clienti finali.

2- CERTIFICAZIONI: certificazioni bio e fair-trade

3- CONTENUTO DI SOLIDI: rappresenta la quantità reale di açaí presente nella polpa di frutta, misurata in % di materiale solido secco

4- CARATTERISTICHE DI GUSTO: a metà tra cioccolato e frutti di bosco

FATTORI CHIAVE:

1- NESSUNA CATENA DI CUSTODIA: mancanza di trasparenza, di certificati di origine, della regione di provenienza e delle condizioni lavorative. Presenza di molti intermediari.

2- CERTIFICAZIONI: nessuna.

3- CONTENUTO DI SOLIDI: pochi, mancanza di documenti sulla % di solidi presenti da parte di laboratori di analisi o del Ministero dell’Agricoltura Brasiliano.

4- CREMOSITà: poco cremoso e piuttosto ghiacciato.

5- CARATTERISTICHE DI GUSTO: rancido.

MODELLO CONVENZIONALE:

A- L’açaí subisce 5 “passaggi di mano” dal coltivatore al consumatore

B- Mancanza di trasparenza tra le aziende coinvolte nei vari step. Nessuna informazione sulle condizioni lavorative degli agricoltori, sull’origine e sull’ impatto ambientale.

C- Nessun impegno tra i vari buyers per assicurare:

  1. Sicurezza del prodotto e origine del prodotto. La mancanza di sicurezza del prodotto implica nessuna tracciabilità con la conseguente impossibilità di richiamare indietro il prodotto se ci fosse qualche problema. A questo si aggiunge ovviamente la mancanza di standard qualitativi.
  2. Management ambientale della Foresta Ambientale
  3. Fair Trade: rischio di sfruttamento della popolazione e instabilità basata su prezzi molto variabili.

IL MODELLO SAMBAZON:

A- Agricoltori con certificazione biologica e fair trade

B- SAMBAZON

C- Consumatori

MODELLO CONVENZIONALE:

A- L’açaí viene raccolto in modo casuale

B- Agricoltori sconosciuti e un numero elevato di intermediari

C- Un grande mercato aperto con prezzi che variano giornalmente

D- Nessuna visione ambientale e sule condizioni sociali e lavorative delle persone coinvolte nel commercio dell’açaí. Nessuno standard sulla qualità dell’açaí. Mancanza di trasparenza.

IL MODELLO SAMBAZON:

A- Relazioni dirette con gli agricoltori e tutti i fornitori

B- Audit

C- Assistenza tecnica

D- Risultato: il successo della “Triple Bottom Line”

MODELLO CONVENZIONALE:

A- Sistema aperto con rischio di contaminazione

B- Trattamento rudimentale dell’acqua, che è fondamentale nella produzione dell’açaí. Assenza di standard qualitativi nella produzione dell’açaí

IL MODELLO SAMBAZON:

A- Sambazon utilizza la più grande e moderna linea di trasformazione di açaí di tutto il Brasile

B- Standard qualitativi certificati

C- Azienda leader in innovazione e R&D in ambito açaí

2000- SAMBAZON viene fondata per “promuovere lo sviluppo di una gestione sostenibile della Foresta Amazzonica producendo la più alta qualità di prodotti a base di açaí”

2001- SAMBAZON inizia a commercializzare l’açaí negli Stati Uniti

2003- SAMBAZON diventa la prima azienda produttrice di açaí bio nella storia

2006- SAMBAZON riceve il prestigioso riconoscimento “CORPORATE EXCELLENCE” dal segretario di stato americano per il suo impegno a livello sociale e ambientale nella Foresta Amazzonica

2009- SAMBAZON diventa la prima ed unica azienda produttrice di açaí biologico e  Fair Trade

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