AçAI: RICERCA E STUDI CLINICI SUL “FRUTO DA VIDA”

L’açai (Euterpe Oleracea) è una palma nativa della Foresta Amazzonica Brasiliana ed è particolarmente presente nelle pianure alluvionali dell’estuario amazzonico dell’est, precisamente nello stato del Parà.

L’açai è una palma alta dai 12 ai 18 metri, ogni pianta produce dai 10 ai 20 kg di frutto l’anno e il suo frutto è una piccola bacca di colore scuro che può essere raccolta in qualsiasi momento dell’anno ma è preferibile farlo durante la stagione secca che va da Luglio a Dicembre.

Ogni bacca contiene un nocciolo la cui parte esterna è ricchissima di antiossidanti, acidi grassi essenziali, proteine, calcio e fibre.

Da secoli le popolazioni native dell’Amazzonia utilizzano l’açaí in tantissimi modi; l’interno della palma viene mangiato (palmito), mentre i frutti vengono utilizzati per la produzione della polpa, per produrre inchiostro o come colorante.

A livello medicinale, le radici della pianta venivano bollite per preparare un “tea” (decoction) che veniva usato per curare vari tipi di malattie e malanni vari come malaria, diabete, perdita di capelli, emorragie, anemia, dolori mestruali e muscolari.

I semi del frutto invece erano usati per fare un infuso contro la febbre o spremuti per fare un olio utilizzato contro la Scrofula (una infezione delle ghiandole linfatiche del collo).

Oggi invece la principale preparazione è la polpa di açaí, che viene spesso abbinata al pesce, al guaranà, alla farina di manioca o alla tapioca, oppure dolcificata con lo zucchero per fare liquori, gelato o altri dessert.

Nel passato per preparare il succo di açaí le bacche venivano messe in ammollo in acqua per poi rimuovere manualmente la polpa esterna e frullarla. Oggi, a livello industriale il procedimento è esattamente lo stesso, con la frutta che viene messa in ammollo per circa 30 minuti in acqua tiepida per poi essere frullata, pastorizzata e surgelata.

Ci sono molti elementi di frutta e verdura che possono aiutare a contrastare alcuni fattori di rischio di molte malattie, stiamo parlando di vitamine, sali minerali, fibre, acidi grassi essenziali, fitosteroli e antiossidanti.

Sebbene si sa molto su vitamine e minerali, ora la ricerca scientifica si sta concentrando molto sul ruolo specifico degli antiossidanti rispetto alla prevenzione di alcune malattie.

Gli antiossidanti infatti proteggono il nostro corpo dagli effetti negativi dei radicali liberi e sebbene il nostro corpo ha un sofisticato sistema di difesa antiossidante, a volte la produzione di radicali liberi può essere maggiore e quindi pericolosa.

Una produzione eccessiva di radicali combinata con un’alimentazione povera di antiossidanti può causare un danno alle nostre cellule che si può manifestare in disturbi del metabolismo (come l’obesità), malattie cardiovascolari e varie forme di cancro.

Gli antiossidanti possono essere presi da molti tipi di integratori, ma l’assunzione tramite frutta, verdura o bevande naturali ottenute da questi alimenti sono la soluzione migliore per assumere gli antiossidanti di cui abbiamo bisogno.

Le bacche di açai contengono acidi grassi, fibre, fitosteroli, calcio, fosforo, ferro, vitamina A e C, e ticoferoli.

I ticoferoli sono sopratutto Alpha-ticoferoli (97% della polpa) ma anche beta-ticoferoli, gamma e toco-feroli.

Sebbene pochissimi frutti contengono quantità significative di grasso, nell’açai i lipidi possono raggiungere fino al 9% del peso del frutto fresco.

I grassi di cui parliamo invece sono acido oleico, acido linoleico, acido palmitico e stearico.

Inoltre le bacche di açai sono ricche di lignani (soprattutto antociani), flavonoidi e altri polifenoli alcuni dei quali esercitano un’attività estrogenica.

Alcuni studi hanno dimostrato che un’alimentazione ricca di cibi ad alto contenuto di lignani è associata ad un minor rischio di malattie cardiovascolari.

La maggior parte dei flavonoidi presenti nell’açai sono: quercitina, orientina e proantocianidine. I flavonoidi e gli steroli vegetali presenti nell’açaí sono considerati utili per contrastare il rischio di artereosclerosi e di malattie cardiovascolari.

I fitosteroli, conosciuti anche come steroli vegetali, sono componenti delle membrane delle piante e sono chimicamente simili al colesterolo . Consumati costantemente i fitosteroli possono bloccare l’assorbimento del colesterolo da parte dell’intestino giocando quindi un ruolo fondamentale nel contrasto di uno dei principali fattori di rischio delle malattie cardiovascolari.

Molti studi hanno dimostrato la capacità antiossidante dell’açai e nelle prossime righe vi mostreremo i risultati di vari test.
Nei primi test sono stati analizzati gli effetti anti-glicemici dell’açaí. Livelli alti di glucosio nel sangue compromettono il tessuto endoteliale e proprio sugli effetti dell’açaí e dell’uva scura sull’infiammazione endoteliale e sullo stress ossidativi hanno soffermato l’attenzione alcuni scienziati.
Del semplice succo di açai e d’uva è stato aggiunto a cellule endoteliali con alta presenza di glucosio e il risultato è stato che l’açai e l’uva scura hanno protetto le cellule dalle infiammazioni e da altri effetti collaterali dell’iperglicemia.
In altri studi in vitro invece sono stati dimostrati gli effetti anti-aterogeni dell’açai.
L’ossidazione gioca un ruolo cruciale in molte malattie , comprese quelle neurologiche come l’Alzaimer. In uno studio fatto sui topi è stata analizzata l’azione antiossidante della polpa di açaí sulla corteccia cerebrale, sull’ippocampo e sul cervelletto.
In una prima fase il tessuto cerebrale dei topi è stato trattato con dell’açaí mentre successivamente con perossido di idrogeno con lo scopo di causare un danno alle cellule grasse e proteiche dei tessuti in questione.
Il risultato dell’esperimento è stato che i tessuti pre-trattati con l’açai avevano avuto danni inferiori alle cellule da parte del perossido di idrogeno.
Ma oltre a questi effetti anti-anterogeni l’açaí ha anche effetti positivi sulle cellule cancerogene grazie ai polifenoli.
Uno studio in vitro ha infatti esaminato gli effetti anti-proliferativi dei fitochimici e dei polifenoli presenti nella polpa e nell’olio di açai. La quantità totale di fenoli solubili era 1200 mg x litro e il risultato è stato che il mix polifenolico tra polpa e olio di açaí ha inibito la proliferazione dell’adenocarcinoma umano fino al 90,7%.
È molto importante però sottolineare che i processi di lavorazione e le condizioni di stoccaggio dell’açai sono molto importanti per il mantenimento di tutti questi preziosi micro-nutrienti.

Oltre ai vari test in vitro, sono stati condotti anche vari studi sugli animali

Per osservare gli effetti atero-protettivi dell’açai nei confronti dei ratti con deficit in APOLIPROTEINA-E, alcuni ratti furono alimentati con una dieta contenente un 5% di açaí in polvere mentre altri furono alimentati diversamente per un periodo di 20 settimane.

Dopo questo periodo, l’area lesionata dell’aorta dei ratti che avevano mangiato l’açaí era il 58% più piccola rispetto a quella dei ratti alimentati tramite placebo.

Inoltre, il colesterolo HDL era più alto nei ratti alimentati con l’açai, mentre non c’erano differenze nei livelli totali di colesterolo, colesterolo LDL e trigliceridi.

Anche i biomarcatori (BIOMARKERS) della perossidazione lipidica erano più bassi nel gruppo sperimentale.

In un secondo studio sui ratti con carenze di APO-E, i ratti furono di nuovo divisi in base all’alimentazione, normale o con un 5% di açaí, e anche in questo caso i livelli di 2 citochine infiammatorie erano bassi nel gruppo che mangiava l’açai.

Per concludere, questi studi mostrano che l’açai può proteggere dall’aterosclerosi.

La sindrome metabolica comprende una serie di fattori di rischio che aumentano il rischio per malattie cardiovascolari, infarto e diabete di tipo 2. Queste includono adiposità addominale, resistenza all’insulina, dislipidemia ed ipertensione.

In uno studio condotto sulla base di un trattamento orale a base di açai con una dose di 300 mg/kg di peso/giorno su una dieta indotta ad alto contenuto di grassi i ratti furono divisi in 4 gruppi alimentati come segue per 12 settimane:

– dieta controllata (10% grasso)

– dieta ad alto contenuto di grassi (60% grasso)

– dieta a base di açaí (10% grasso)

– dieta ad alto contenuto di grassi + açaí (60% grasso)

Dopo le 12 settimane furono misurati il peso corporeo, il colesterolo totale, i trigliceridi, il glucosio e i livelli di insulina. L’açai ebbe l’effetto di ridurre peso, trigliceridi, colesterolo totale, glucosio e resistenza all’insulina.

Un altro studio sui topi evidenziò gli effetti benefici dell’açaí sulle cellule cancerogene e in questo caso i topi furono divisi in 10 gruppi da 15 topi ognuno.

Un gruppo di topi fu sottoposto ad iniezioni di 0,2 ml di soluzione contenente 20% di DIMETHYLSULFOXIDE in acqua 3 volte al giorno per 5 settimane, mentre gli altri 9 gruppi furono iniettati con CARCINOGEN N-NITROSOMETHYLBEZYLAMINE (NMBA) per 5 settimane per indurre dei tumori nell’esofago.

Dopo il trattamento con NMBA, ogni gruppo fu sottoposto a dieta normale o a dieta con aggiunta di 5% di fragole, mirtilli, noni, açai o goji in polvere per 35 settimane.

Alla fine dello studio non c’erano state differenze di peso ma tutti i tipi di bacche furono efficaci nel ridurre l’incidenza del tumore all’esofago sebbene nessuna variazione sulla dimensione del tumore fu rilevata. Questo studio dimostrò che vari tipi di bacche, compreso l’açai, possono ridurre l’incidenza dello sviluppo del tumore.

In uno studio condotto da “Sampaio et al” furono analizzati gli effetti dell’açaí sui livelli ossidativi del sangue in un campione di giovani.

In questo studio condotto su 30 uomini di età compresa tra i 35 e i 45 anni fu introdotto nella loro dieta una quantità di 350 ml di açai per 28 giorni e varie misurazioni dello stato ossidativo furono rilevate durante il periodo di studio, precisamente nei giorni: 0, 10, 20 e 28.

Le misurazioni dei valori furono fatte dividendo i soggetti in vari gruppi, in base allo stato ossidativo iniziale delle cellule (dal meno ossidato al più ossidato).

I gruppi meno protetti mostrarono un cambiamento significativo nel livello del LDL-TBARS nel corso del periodo di analisi, mentre le persone più protette mostrarono dei miglioramenti, ma non particolarmente significativi.

In conclusione, i risultati dello studio hanno dimostrato che l’açai può ridurre le infiammazioni arteriosclerotiche.

In un altro studio invece, in un gruppo di 12 persone è stata analizzata la capacità antiossidante del plasma dopo il consumo di 3 tipi di bevande: succo di açai, succo di mele e bevande non-antiossidanti.

Ogni persona ha consumato 7 ml di bevanda per kg di peso corporeo e nel caso dell’açai la capacità antiossidante del plasma è cresciuta fino a 3 volte. In conclusione la capacità antiossidante è cresciuta sia dopo il trattamento con l’açai che dopo quello con il succo di mele, ma non dopo il consumo delle bevande non-antiossidanti.

Infine, in un altro studio ancora sono stati osservati gli effetti dell’açai su alcuni fattori di rischio di disordini del metabolismo in persone sovrappeso.

10 uomini e 10 donne in sovrappeso di età media di 28 anni hanno iniziato a consumare 100 grammi di polpa di açai 2 volte al giorno per un mese.

I fattori di rischio misurati erano: livello del glucosio nel sangue, insulina, colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi.

Dopo i 30 giorni ci sono state riduzioni nel livello del glucosio, dell’insulina e del colesterolo totali, mentre non ci sono stati abbassamenti rilevanti per LDL e HDL.

Inoltre è stato rilevato un abbassamento del livello del glucosio post-pondriale.

Tutti questi dati indicano che il consumo di açai abbassa i vari fattori di rischio di malattie metaboliche in soggetti in sovrappeso.

Le bacche di açai contengono varie sostanze che sono importanti per la nostra buona salute ed anche per la prevenzione di alcune malattie, facendo dell’açaí un ottima scelta per la produzione di cibi o bevande funzionali.

I risultati degli studi clinici hanno riportato che il consumo quotidiano di açaí può ridurre i livelli degli indicatori di rischio alcune malattie del metabolismo, che può ridurre i livelli infiammatori post prestazione sportiva e che può aumentare il livello antiossidante del plasma.

Negli studi condotti sugli animali è stato inoltre dimostrata la capacità anti-tumorale dell’açai perciò possiamo affermare le proprietà benefiche che questa piccola bacca amazzonica ha sulla nostra salute.

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